Descrizione
Pagamento delle sanzioni amministrative:
Il pagamento delle sanzioni può essere effettuato esclusivamente mediante pagamento avviso PAGOPA rilasciato dall'ufficio.
La Polizia Locale, è costituita in Corpi o Servizi dipendenti direttamente dai Comuni; la vecchia denominazione di Vigile Urbano tutt'oggi viene impropriamente utilizzata in Italia per indicare l'appartenente alla Polizia Municipale, che più correttamente va denominato "Agente di Polizia Municipale" o "Agente di Polizia Locale".
Storia
Con lo Statuto nel Regno di Sardegna (1848), e con la Legge Comunale e Provinciale (1859), venne sancita a livello legislativo la possibilità per questi enti di dotarsi di proprie guardie, per vigilare sul rispetto dei propri atti normativi con l’autorizzazione dei Governatori provinciali che potevano anche rifiutare la costituzione dei servizi. Con le leggi di Pubblica Sicurezza (1859), invece, ci furono le prime attribuzioni di funzioni in materia di pubblica sicurezza alle guardie municipali. Raggiunta l’unità d’Italia, questo modello venne esteso anche al resto dei territori annessi, nei quali, per altro, già esistevano corpi di Guardie Civiche. Nel 1907 Giovanni Giolitti, ministro dell'interno del proprio governo, provvide a regolare la materia riunendo le “Guardie di Città” nel Corpo degli Ufficiali ed Agenti della Pubblica Sicurezza R.D. 01 agosto 1907 n.690 , riconoscendo ai comuni di poter provvedere alla vigilanza dei regolamenti locali a mezzo proprio personale che doveva essere preventivamente riconosciuto in possesso di titoli e requisiti necessari. La disciplina dei vigili era sottoposta ai prefetti ed il servizio era disposto dai questori delle province R.D.L.26 settembre 1935 n.1952. Questo comportava che di fatto il vigile, pur pagato dai comuni, veniva impiegato con modalità che non riflettevano le sue necessità, oppure alcuni prefetti imponevano la nomina di vigili a Comuni che non ne avevano necessità, gravando così sulle magre risorse locali. I comuni affiancarono al neonato corpo delle "Guardie Agenti per la Pubblica Sicurezza", le Guardie Rurali, Campestri, Urbane, ed ottennero le proprie Guardie Daziarie con compiti di vigilanza sui regolamenti comunali in materia corrispondente, ma orientati soprattutto nell’ambito delle zone agresti, e le ultime con finalità di accertare il pagamento dei tributi municipali nel movimento delle merci. Con lo sviluppo esponenziale della circolazione automobilistica nei centri urbani, alle Guardie Civiche venne anche affidato un ruolo di primo piano nella regolamentazione e controllo del traffico nei centri abitati, ruolo che tuttora identifica nell’immaginario collettivo questa figura professionale. Significativa è l’istituzione della rotonda elevata in piazza Venezia a Roma a ricordo di quello che furono i primi vigili del traffico. Dai primi del ‘900, come abbiamo già detto a seguito della “riforma Ricasoli” i corpi delle Guardie Civiche assunsero più spesso la denominazione di Vigili Urbani, termine con il quale vennero identificati fino all’approvazione della Legge 07 marzo 1986 n° 65, con la quale assunsero la denominazione odierna di Agenti di Polizia Municipale.
Legislazione
La polizia locale (municipale e provinciale) è disciplinata dalla Legge quadro nº 65 del 7 marzo 1986. Poiché questo ambito comprende materie di competenza legislativa sia statale che regionale, la legge quadro è integrata in ogni regione da leggi specifiche che disciplinano, tra le altre cose, i distintivi di grado, la foggia delle uniformi e dei mezzi di servizio.
L’attività di vigilanza, prevenzione e repressione della Polizia Locale, in campo sia amministrativo che penale, si esplica essenzialmente nei seguenti campi:
-
Polizia urbana e rurale, con particolare attitudine al rispetto dei regolamenti e delle ordinanze dell’ente locale
-
Codice della Strada
-
Commercio, pubblici esercizi e spettacoli
-
Edilizia
-
Sanità locale, con l’esecuzione, tra l’altro, del T.S.O..
-
Polizia veterinaria
-
Polizia tributaria, con riferimento ai tributi imposti dall’ente locale
-
Polizia ambientale
-
Accertamenti e informazioni relativi alle attività istituzionali dell’ente locale, come gli accertamenti anagrafici.
In riferimento all'art. 5 co. I della Legge n. 65/1986, quando sono in servizio, nell’ambito territoriale dell’ente di appartenenza, gli operatori di polizia municipale rivestono le qualifiche di:
-
Agenti o Ufficiali di Polizia Giudiziaria (in questo caso nei limiti delle proprie attribuzioni), a seconda del grado, così come statuito dall'art.57 co. 2º e 3º c.p.p.
-
Agenti di Polizia Stradale, ai sensi dell’art. 12 co. I lett. f) Codice della Strada Decreto Legislativo n.285/1992
-
Agenti di Pubblica Sicurezza, in funzione ausiliaria alle Forze di Polizia dello Stato, quando vengono riconosciuti tali dal Prefetto competente per territorio, su richiesta del Sindaco.
Nell'esercizio delle funzioni di Agente e di Ufficiale di Polizia Giudiziaria, e di Agente di Pubblica Sicurezza, l’operatore di Polizia Municipale viene messo a disposizione dal Sindaco, e in questo caso dipende operativamente dalla competente Autorità Giudiziaria o di Pubblica Sicurezza, nel rispetto di eventuali intese fra le dette Autorità e il Sindaco, esclusivamente per specifiche operazioni preventivamente concordate e previa richiesta motivata.
L’Amministrazione Comunale di San Biagio di Callalta, unitamente a quelle dei Comuni di Monastier di Treviso e Zenson di Piave, hanno deliberato l’esercizio in forma associata delle funzioni di Polizia Locale, anche in linea con le normative regionali in merito alla zonizzazione ed alla creazione dei distretti di Polizia Locale.
A tal fine è stato creato un Corpo Intercomunale di Polizia Locale che ha accentrato tutte le attività, sia operative che amministrative e di supporto, che in precedenza erano svolte dai singoli Comuni.
Pertanto, dal settembre del 2009 il Servizio Associato di Polizia Locale opera in modo indistinto sul territorio dei tre comuni convenzionati, con la medesima competenza territoriale della locale stazione dei Carabinieri.
Attualmente il Comando è composto da 1 Comandante, 2 Ufficiali, 5 Agenti ed 1 operatore amministrativo, è dotato di un ufficio mobile e tre autoveicoli.
L’impiego sul territorio degli operatori è costante sulle principale arterie stradali del territorio e proteso alla prevenzione e repressione delle condotte illecite aventi sia natura amministrativa che penale (guida in stato di ebbrezza, documenti di guida falsi, assicurazioni contraffatte)
Importante è l’attività di controllo del fenomeno migratorio, in particolare nelle suo forme patologiche, in tre anni sono state infatti fotosegnalati più di 200 cittadini stranieri ed operati numerosi rimpatri di irregolari.
Non secondaria, in termini di tempo/lavoro impiegato, è l’attività amministrativa e di supporto ad altri uffici comunali (mediamente vengono effettuati circa 600 verifiche annue in materia anagrafica, e costantemente monitorata la situazione dei mercati locali che complessivamente nei tre comuni sono quattro).
Nell’ambito delle nostre attribuzioni, vengono raccolte le segnalazioni che provengono dai cittadini che, qualora costituiscano condotta illecita, sfoceranno in attività si polizia amministrativa o giudiziaria.